L’estate perduta di Leonetti

L’Unità, 2008 24 dicembre 2008 Articoli e recensioni
L’estate perduta di Leonetti

Francesco Leonetti è stato certamente uno dei protagonisti del nostro secondo Novecento letterario. E ciò vale tanto per la sua attività in versi e in prosa, che per il costante, profondo, acuto lavorio di teoresi letteraria ed antropologica. Esce ora per No Reply, a cura di Aldo Nove, uno smilzo, ma singolare, libretto di suoi scritti, accompagnato da una serie di interventi critici (da Pasolini a Maria Corti, Barilli, Luperini, Guglielmi) dedicati alla sua opera.

Il corpus di versi pubblicato appartiene quasi totalmente alla prima raccolta del poeta, Sopra una perduta estate (di cui si riprende anche l’impostazione grafica di copertina), pubblicata quasi clandestinamente da Roversi, nel 1942. Ad essa si affianca una piccola rassegna di testi successivi, fino ad alcuni datati ormai con numeri che iniziano per 2000. L’impressione che si ha alla lettura di queste prime prove poetiche di Leonetti è certo spiazzante, quanto può essere scoprire l’ingenuità in un autore poi divenuto così smaliziato, sospettoso: tratti simbolisti, per quanto a volte felicemente pascoliani («lampi gridano sui campi / e tu vieni a mani aperte»), si alternano a momenti più densi e intensi, mentre i versi, quasi alla Jahier, si fanno inopinatamente lunghi, lasciandoci intravedere con chiarezza, per il breve istante di un distico, la forza che di lì a poco caratterizzerà tutta la sua opera, sia pure declinata in nuance: « tutta la vita passata sarà l’ansia di cadere / senza memoria e attendere alle labbra il margine del mare».

In uno con i testi via via più recenti, ne viene fuori piuttosto bene il profilo, la dinamica di formazione, di uno degli autori più scomodi, intelligenti ed efficaci del nostro Novecento, un autore così ben centrato nel suo ‘luogo’ e nel suo ‘tempo’ che ripercorrerne le tappe di maturazione significa ripercorrere un po’ tutta la storia letteraria di quegli anni, guardandola da un punta di vista spesso inedito ed a volte strabiliante, nella sua capacità di critica, nella sua ricchezza di analisi, nella felicità d’esito, nell’efficacia stringente delle sua poesia.

Francesco Leonetti
Sopra una perduta estate
A cura di Aldo Nove
No Reply – Maledizioni

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