Tucker: la mistica dell’azienda

20 novembre 2003 Costume e società
Tucker: la mistica dell’azienda

La vicenda della Tucker e del suo (falso e bugiardo) tubo salva-energia è qualcosa che va oltre le sue valenze da cronaca nera. Ciò che ci troviamo di fronte è più che una truffa, è un’allegoria dello stato delle cose nel mondo della Ragione Economica e del Pensiero Unico. La Tucker, coi suoi raduni mistici - anodinamente definiti Info - in cui tutte le tecniche del plagio e della psicologia di gruppo venivano impiegate, è il passo successivo a Forza Italia: dopo l’Azienda che si trasforma in Partito, ecco l’Azienda che si trasforma in Chiesa, o, se vi consola, più semplicemente in Setta. Robe queste - è intuitivamente evidente - ben più gravi che se ci trovassimo di fronte al caso di un Partito che si trasforma in Azienda, o di una Chiesa che si converte in Impresa, cose con cui si aveva già una certa familiarità da tempo, geneticamente compatibili con l’era dell’Imperialismo, ma rottami ormai inutili in quella dell’Impero. Ed ha una sua paradossale ’grandezza’ la vicenda Tucker, nel suo maligno ed ’eroico’ tentativo di fare impresa in assenza di prodotto, di fare a meno della merce, sostituendola con la sua pura virtualità di sogno, o, più precisamente, col commercio (perché di questo infine si tratta) dei corpi di tutti gli uomini e le donne che, in mancanza di meglio, avevano deciso di affidare le proprie aspirazioni, i propri valori, la propria dignità nelle mani del signor Mirco Eusebi, l’integralista del branding, non a caso ben più interessato a acquistare esseri umani (solvibili e paganti) alla sua Azienda ( Setta? Chiesa?), piuttosto che a vendere prodotti, per altro assolutamente inutili.
La brutalità del multilevel marketing sta, probabilmente, proprio in questo, nell’inganno grazie al quale l’unico modo per vendere sta nel comprare e poi nel convincere altrui a fare lo stesso, la degenerazione sulla base della quale, accettando di essere truffati, si acquista il diritto di truffare. Chi aveva ancora dubbi sul fatto che ci trovassimo a un punto di assoluta putrefazione dell’ideologia selvaggio-neo-liberista, pensi a questi patetici ex-yuppi, con auto sportiva e cravatta alla moda (sartoriale e politica) del momento, ridotti a gattonare nudi, truccati da clown, puniti pubblicamente, come adolescenti foruncolosi, per la loro incapacità a far proseliti.
Provate a immaginare tutto questo e sullo sfondo migliaia di dipendenti di un Azienda vera, la Fiat, che crolla, travolgendo nella sua fine intere città e poi ditemi che impressione ne ricavate…

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