[Delicatessen 60] Comunismo ’creativo’

24 gennaio 2006 Politica e movimenti
[Delicatessen 60] Comunismo ’creativo’

Come dice il proverbio antico: chi va con lo zoppo... Ora io non voglio buttare la croce sulle spalle dei DS, anche perché bisogna essere in malafede per credere che sia la Sinistra ad aver mescolato politica e affari in Italia e non quello sproposito di partito-azienda che qualcuno ha avuto il cattivo gusto di denominare (ma forse era uno sfottò fatto agli elettori) Forza Italia. Però. Però come faccio a dimenticare la sbornia economicista e filo-imprenditrice che ha travolto gran parte della sinistra istituzionale da ormai più di un decennio? Come faccio a far finta di niente, quando mi vengono in mente certi deliri sulle scuole-aziende, sui Presidi manager, o l’adesione selvaggia ad ogni e qualsiasi forma di lavoro interinale, la privatizzazione dei servizi essenziali, la prona aderenza ai dictat del FMI e della Banca Mondiale, la frenetica ricerca dell’approvazione di Confindustria? Parla oggi, sproloquia domani, si vede che qualcuno ci ha creduto davvero e si è messo a fare la finanza rossa off-shore. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Eppure la tradizione delle scienze economiche, da Keynes a Sraffa, era lì a dimostrare a tutti che, sin per un liberale, il liberismo selvaggio, l’economia finanzo-centrica erano robe da evitare. Che gusto c’è stato a scavalcare a destra persino il buon vecchio Adam Smith? Sono ingeneroso? Non posso farci niente, ma è così. Ho una memoria d’elefante, nonostante l’incipiente vecchiaia. Per la medesima ragione, a ogni nuova ordinanza di Cofferati mi torna in mente che ad istituire i CPT , a rendere autonoma l’Arma dei Carabinieri, ad approvare una legge liberticida sulle intercettazioni siamo stati noi, la Sinistra di governo.

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