[Delicatessen 102] Placanica’s sequel...

Quotidiani E-Polis - Ed. Nazionale, 2006 2 dicembre 2006 Politica e movimenti
[Delicatessen 102] Placanica’s sequel...

Le dichiarazioni di Placanica, il carabiniere che avrebbe ucciso Carlo Giuliani in Piazza Alimonda, durante il G8 genovese del 2001, sembrano uno strano sequel: una in contraddizione con l’altra, eppure, una dopo l’altra, sempre più ricche di particolari che aprono squarci di verità soprattutto sul ‘contesto’ in cui è maturata la tragedia genovese. Questa volta l’ex carabiniere ci va giù pesante: canzoncine e commenti vergognosi dei suoi colleghi sulla morte del ragazzo, la testa di Carlo spaccata con una pietra. E poi le tensioni a cui erano stati sottoposti lui e gli altri militari, la loro impreparazione, il suo successivo isolamento coatto, i farmaci assunti, l’incidente automobilistico di cui è stato vittima, infine il congedo dall’Arma: licenziato con la patente di matto. A vederlo in Tv, quel volto che per mesi è stato misterioso, che ho osservato per ore sulle poche istantanee pubbliche nei giorni in cui cercavo di capire chi, in realtà, aveva fatto fuoco da quella jeep, mi è sembrato il volto di un uomo distrutto che continuava ostinato a mescolare menzogne e verità, a parlare a Giuliano Giuliani perché altri, l’Arma o chissà chi, intendesse. E poi mi sono stupito del silenzio di tutti a proposito di un fatto: Placanica fa 2 nomi, sono quelli dei due ufficiali, Truglio e Cappello, che erano lì, in Piazza Alimonda, i medesimi che erano in servizio a Mogadiscio quando fu uccisa Ilaria Alpi. Li accusa di faccende gravi: di aver sparato lacrimogeni ad altezza d’uomo, d’aver picchiato violentemente dei fotografi. Ma, chissà perché, nessuno ci fa caso.

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