Fast Blood è la quinta raccolta poetica di Lello Voce e costituisce un punto di svolta della sua produzione che diventa in modo compiuto e maturo totalmente performativa.
Si tratta, infatti, di un disco che raccoglie i quattro testi che hanno vinto il Premio di Poesia Antonio Delfini nel 2003 col titolo de L’esercizio della lingua, e ne fa un’opera multimediale, nella quale musica e parola dialogano tra loro.
I temi sono quelli della crisi di fine millennio, della globalizzazione incipiente, in cui le tragedie politiche e sociali si mescolano allo sperdimento individuale, all’inquinamento dell’immaginario, alla perdita del sogno e dell’utopia.
Avvalendosi delle composizioni elettroniche di Frank Nemola, da tempo tra i collaboratori più stretti di Vasco Rossi, la recitazione di Voce costruisce il filo ritmico di uno Spoken Word ossessivo e assai ritmato, in cui parola e suono si intersecano e si completano a vicenda, disegnando la nuova strada italiana all’hip-hop poetry.
A perfezionare questo progetto Voce e Nemola hanno chiamato alcuni musicisti di valore e notorietà internazionale, dall’italiano Paolo Fresu - uno dei nomi del jazz europeo tra i più conosciuti ed apprezzati nel mondo - al tedesco Michael Gross - tromba solista per Frank Zappa in ben 3 sue raccolte, autore di musiche per teatro e membro dei Berliner -, da Luigi Cinque - uno dei protagonisti della musica etnica internazionale, il suo Tangerine Cafè recentemente è stato tra i top ten del genere per molte settimane -, a Luca Sanzò - arco tra i più raffinati e noti del panorama della musica colta internazionale, tanto classica quanto contemporanea - .
Il risultato dell’incontro di tante individualità artistiche - così differenti tra loro e così spiccate - è la ’fusion’ di un prodotto compiutamente ’musicale’ il quale, all’alta qualità dei testi, unisce la capacità di prestarsi ad un ascolto assolutamente godibile, anche da parte di lettori non particolarmente esperti di poesia.
Quaranta minuti di poesia e musica che spazzeranno via ogni preconcetto sulla difficoltà e la ’noia’ legati alla fruizione poetica.
Fast Blood è anche uno spettacolo di ’opera-poesia’ che, avvalendosi delle video-scenografie live di Giacomo Verde, è già stato presentato, sin dal giugno di quest’anno, in svariati festival di poesia e arti performative, sia in Italia che all’estero.