Una finestra sulla destra dello schermo del vostro computer mostra l’autore in attività. In grande, al centro, si vede il farsi dell’opera sul suo schermo: le parole si formano. in voli avanti veloci, il pensiero si fa testo, punto. Poi le pause, le cancellature, i percorsi a ritroso lungo il corpo di quel testo quando un’idea sconvolge la scaletta... Lello Voce sta scrivendo il suo secondo romanzo. Sotto gli occhi del pubblico. «Una versione continiana del Grande Fratello», così descrive l’operazione, riferendosi allo studio delle varianti condotto da Gianfranco Contini. Qui però nulla avviene ex-post: le varianti sono convertite in rapidi cambiamenti di versione, colti «in tempo reale» da chi si collega al sito: raisatzoom.it/romanzoom.
Di fatto, Lello Voce - poeta, tra i fondatori del Gruppo 93 e autore di un romanzo, Eroina, uscito da Transeuropa nel 1999 - lavora su due livelli. Sta scrivendo un libro, Cucarachas, che uscirà in ottobre da Derive & Approdj. La trama segue i passi del tossicomane Enrico dentro il carcere cui l’ha consegnato la conclusione di Eroina. Stendendo il romanzo Leilo Voce stabilisce un rapporto con i suoi lettori: da loro, per esempio, si aspetta che leggano Cucarachas come l’allegoria delle catene imposte agli uomini dalla società globalizzata. E questo è il primo livello.
La scrittura, però, avviene sotto gli occhi deipubblico, così Voce stabilisce anche un altro livello di relazione, quello con gli spettatori. Dove vuoi condurli? Chi guarda, vede che l’autore ai lavoro non si trova in un stato di auratica distanza dal mondo, assorbito dal contatto con la sua ispirazione. Ma pur scoprendo che lo scrittore risponde al telefono quando chiama l’idraulico, guarda fuori dalla finestra o si gratta la testa, c’è da dubitare che l’intento di Voce sia soltanto quello di demolire l’idea romantica dell’autore preso dal genio, per far largo, parole sue: «alla consapevolezza dell’operaismo dell’ispirazione».
Anche la questione «continiana» delle varianti traballa. Va da sé che uno studioso potrebbe appassionarsi e restare incollato al computer, per scoprire il farsi dello stile, il segreto dell’opera. Purché quell’opera sia di Montale. Ma finché Voce non porterà l’alloro dei maestri, questa è una strada chiusa. Sotto sotto resta, invece, una liaison pornographique: non si sa bene, poco importa con che cosa. Trasformato in voyeur da una dinamica che lo spinge a mandare e-mail di tipo ciclistico: «Forza, siamo con te, continua», lo spettatore si vede offrire lo spettacolo del meccanismo che lo tiene legato al sito. Un’agnizione, insomma, come è tradizione nelle performance.
L’operazione «Romanzoom», questo è il suo nome, si svolge sul sito di Raisat: ricco, ben organizzato, molto frequentato dal Gruppo 63 e dintorni. A curarlo sono Maria Teresa Carboni e Nanni Balestrini, «secondo - dice il critico- un approccio innovativo alla cultura»: fatto di libri con recensioni, certo, ma anche di video (ben 500), di un giornalino interattivo, dell’enciclopedia multimediale, di un’informazione che s’amplia in molti link... E di qualche sorpresa di marca situazionista.

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