Ytaglia!

22 novembre 2003 Politica e movimenti
Ytaglia!

Bella roba davvero questa Italia Quasi Natalizia, un’Italia nella quale, di fronte al naufragio della più grande industria nazionale, il Capo del Governo - dopo avere trattato da incompetenti i suoi dirigenti - ci scherza su e il suo Vice fa accordi tra Governo e Azienda, tenendone fuori i Sindacati, mentre il suo collega delle Telecomunicazioni, l’ineffabile Gasparri, manda due funzionari a chiudere Telefabbrica, la StreetTV degli operai Fiat di Termini Imerese: vedi mai che intaccassero il Monopolio... Un’Italia le cui urgenze istituzionali sono, però, la legge sul falso in bilancio, la Cirami e la Devolution: ciliegina sulla torta che farà, di questo nostro neo-nato Paradiso del Crimine e della Disonestà, tante fettine, ben digeribili da squadriglie di Squali in doppiopetto e/o in coppola… Un’Italia dove, se contesti il Ministro Moratti, becchi un bel po’ di botte da un funzionario di Polizia di nome Celentano, che, con disinvoltura degna del Molleggiato, dice che è vero, e che lui trova normale aver diritto di tirare qualche ceffone ai nostri studenti, se solo si permettono di contestare. Un’Italia che ha fatto passi da gigante, da quando, per assolvere gli assassini di Pinelli dovette inventarsi il ’malore attivo’, e che oggi invece prova ad assolvere Placanica perché il suono viaggia più veloce della luce ed esprime concetti raffinati quali la ’compartecipazione psichica nel reato di devastazione’.
Una cosa così Emilio Villa l’avrebbe definita Ytaglia. E così la definì, in effetti. Mi associo.
Intanto noi tutti siamo in attesa che la Famiglia Savoia torni a casetta sua, dopo aver contribuito a saccheggiarla, incendiarla e a coprirla di ignominia. Il Picchetto in Grande Uniforme è già pronto, sull’attenti, per accoglierla con tutti gli onori e, ovviamente, nessun onere… Che bravo che è Lei, Principino Emanuele Filiberto, a tornare proprio qui, invece di starsene al calduccio a Ginevra. Grazie, Altezza, così magari al TG, invece dei soliti pettegolezzi coronati e anglofoni di Caprarica, potremo fare da noi, con Anna La Rosa… Benvenuto, Principino, in fondo Lei, che si fa precedere dalla sua splendida interpretazione della pubblicità della Olive Saclà, è certo più inoffensivo di certi figuri (tra cui candiderei, però, il suo Regale Papà) che stanno precipitando l’Ytaglia nel burrone: Lei è solo la neo-faccia, un po’ sciatta e ridicola, di una Dinastia che è ormai è arrivata al punto di barattare una Corona con un piatto di olive snocciolate… L’Ytaglia ha la Famiglia Reale che si merita.

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