Che tranquillizzante che è quest’idea del "recupero totale dei tossicodipendenti" proposta dal Ministro Sirchia. Nel suo affabile rimare con "soluzione finale". Evviva! Saremo tutti sani e belli. Anche perché è chiaro che questo è solo l’inizio. Per adesso tocca a pere, pasticche e spinelli. Domani sarà la volta di sigarette, grappini, e cabernet. Mi pare giusto. Dobbiamo badare alla nostra salute. E’ ragionevole, chiunque lo capisce. Che ragione c’è di farsi del male? A chi piace finire i suoi giorni nella toilette di una stazione con una spada nel braccio, o tossendo di tumore ai polmoni, o ingiallendosi a morte cirrotico e ubriacone? E se noi siamo così idioti da non pensarci da soli, è bene che ci sia qualcuno che ci pensa per noi. La gente va educata, consigliata, diretta, portata per la collottola fino a che metta il muso sul suo bene. Che cosa li abbiamo assunti a fare 20.000 docenti di religione, se no? La riduzione del danno è come la scuola pubblica, serve solo a far incancrenire comportamenti sbagliati. Se il nemico è la Droga, allora questa battaglia va combattuta senza esclusione di colpi. Niente indulgenze. Stavolta non si fanno prigionieri. Basta con le mezze misure, tipo Metadone. O dentro o fuori. Era ora che qualcuno facesse un po’ di chiarezza e basta anche con tutte queste ciance su quello che fanno all’estero. L’estero è l’estero e noi siamo l’Italia. E a casa nostra comandiamo noi! Salute, prosperità economica, sicurezza. Di che altro c’è bisogno? Dolore e disagio non fanno parte del programma. Vanno aboliti. Totalmente. Mi pare giusto. Se si è tristi si lavora male, si produce meno, ci si ribella con maggiore facilità. Insomma la tristezza e il dolore sono degli inconvenienti assolutamente disastrosi. Per tutti. Vedrete che alla fine arriveremo alla palestra obbligatoria e alla cosmesi minima di pubblica decenza. Saremo SANI, saremo FELICI, saremo BELLI, saremo RICCHI. Tutti. Per legge...
C’è qualcuno in giro che può non essere d’accordo con un programma del genere?
Comunque fatemi sapere come va a finire, io aspetto notizie a Tijuana - tequila, sesso e marijuana - come dice Manu Chao.