RAI Dis-Educational

28 dicembre 2003 Costume e società
RAI Dis-Educational

Si chiamava "Rai Libro: Progetto intermediale di Rai Educational per la diffusione del libro di qualità". Per inaugurarlo s’era scomodato persino Ciampi, inanellando ricordi d’adolescenza, tra il Giornalino di Gian Burrasca e la Storia d’Europa del Croce…
La scommessa era di quelle importanti: stimolare gli italiani (notoriamente tra i lettori più pigri d’Europa) a leggere, e farlo proprio attraverso la televisione, che del libro era stata sinora la più acerrima concorrente. Un progetto ambizioso e intelligente, insomma, che certo non poteva sopravvivere nella Rai di Gasparri, Saccà, e dei ’giapponesi’ Baldassarre & Compagnia padana. Il primo a cadere sul fronte del ’rinnovamento’ neo-berlusconiano - che il neo-direttore di Rai Educational Minoli sembra interpretare con assoluta dedizione e trasporto, facendo terra bruciata di tutto ciò che c’era - è stata la trasmissione di Augias, Babele, e il suo Magazine settimanale. Poi è stata la volta del sito internet Rai Libro, evoluzione di RaiSatZoom, tre anni d’attività senza un giorno di sosta, un pout-pourri di altissima qualità culturale, che spaziava dalla letteratura alle arti, dalla filosofia al teatro e al cinema. Più di cinquantamila visitatori mensili. Centinaia di video, schede, immagini, documenti, tutti di grande interesse. E in più esperimenti di interattività e Tv via Rete.
A fine ottobre i suoi curatori-creatori - Nanni Balestrini e Maria Teresa Carbone - si erano visti sospendere l’aggiornamento del sito, ma la valanga di mail e lettere che aveva inondato la Rai aveva convinto Minoli a desistere e a riprenderne la programmazione. Ora di nuovo tutto è bloccato e ai curatori è stata comunicato che non sarà loro rinnovato il contratto: un patrimonio di competenza e esperienza buttato alle ortiche. Come nella migliore tradizione forzista, che alla competenza, si sa, preferisce da sempre la fedeltà alle insegne del capo. Ma non basta, perché davvero al peggio non c’è mai fine…
Nell’orgia di rinnovamento totale (quanto, sospettiamo, gattopardesco) che ha travolto l’Azienda di Stato, qualcuno (Minoli stesso?) deve aver deciso che era indispensabile anche rinnovare il bel sito Internet di Educational. Ed ecco che compare come un fungo un’orribile home page, dal sapore vagamente americaneggiante-new-yorkese-un po’ stinto. Si gira, insomma, il coltello nella piaga. Perché sostituire una cosa che già c’era e funzionava egregiamente, con qualcosa di più brutto e assai meno ricco e funzionale?
Pensate un po’, allora, come ci sono rimasto l’altra mattina, quando, durante la mia quotidiana navigazione su Internet, mentre visitavo un sito di informazione americano, mi è saltato su un pop up con la home page di Educational… Possibile? Assolutamente no, infatti quello che avevo davanti agli occhi non era la home page di Educational, ma quella di Cheap Tickets, una società americana che si interessa della vendita on line di biglietti e pacchetti vacanze, da cui, con tutta evidenza, era stata pedissequamente copiata l’home page di Educational. Come potrete sincerarvi di persona, guardando le due foto. Qualche scritta cambiata, certo… Un camioncino inserito in primo piano, forse in omaggio alla retorica del Presidente operaio. Ma la clonazione (una volta si sarebbe detto:scopiazzatura) era evidente… E magari Minoli, proprio in periodo di vacche magrissime, ha anche pagato una fattura salata, per averne in cambio la copia imbruttita di un brutto pop up americano.
Chissà che ne dirà la Commissione di qualità, posto che voglia interessarsi per davvero della professionalità e non dell’atteggiamento politico dei suoi dipendenti. E meno male che dovrebbe essere la RAI del rinnovamento.
Noi nel frattempo faremo meglio a collegarci con ZOOM (http://www.zoooom.it/) il sito alternativo che Balestrini e la Carbone, per nulla dissuasi dal niet di Minoli, hanno appena attivato in rete e che non hanno dovuto copiare da nessuno. Alla faccia di Gasparri e dei giapponesi amici suoi.

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