Obiettivo e scientifico come il marxismo

20 novembre 2003 Politica e movimenti
Obiettivo e scientifico come il marxismo

Ricomincia la scuola e, al suono della campanella, come già l’anno scorso, per evitare che noi possiamo sentirci troppo soli, ecco che si fa vivo l’ineffabile Onorevole Garagnani, forzista in forza a ben tre Commissioni Parlamentari, tra cui quella dedicata a "Cultura, scienza e istruzione". Perché stupirsi, dunque, se Garagnani si sforza di avere splendide idee per migliorare la scuola? In fondo è un suo preciso dovere, anche se di mestiere lui sarebbe un funzionario della Camera di Commercio…
E ci si mette d’impegno… Come quando istituì un telefono - naturalmente verde - a cui rivolgersi per denunciare i professori critici verso il Governo, o quelli sorpresi dagli allievi, mentre, in spregio all’obiettività e alla volontà plebiscitario-popolare, leggevano Gramsci, o Marx.
Quest’anno ha deciso di mutare stile - pur nel rispetto della tradizione della Casa, naturalmente - e ci è andato giù duro. Ha presentato una proposta di legge per abolire i testi di storia ’non obiettivi’, che poi, come tutti sanno, è sinonimo di marxisti. Più che una legge è un liofilizzato. Un solo articolo - dico uno solo - e il gioco è fatto. Ciò che ci occorre sono « testi di assoluto rigore scientifico che tengano conto in modo obiettivo di tutte le correnti culturali e di pensiero, per un confronto democratico e liberale che assicuri un corretto apprendimento del passato con particolare riferimento a quello più recente». Dunque ben venga anche il revisionismo storico e prima o poi, se Garagnani la spunta, io e tutti i miei colleghi saremo costretti per legge a dire che c’è chi sostiene che i campi di sterminio sono esistiti davvero e chi sostiene il contrario e che sono entrambi ugualmente credibili - per amore di obiettività, naturalmente….
Come si farà, poi, a produrre manuali che tengano conto di tutte le correnti culturali e di pensiero e che siano rigorosi scientificamente (?) e in più anche obiettivi? Come si potrà mai, visto che la storia è interpretazione di dati e racconto e non obiettività matematica, né computistica elencatorietà di pareri discordi? Saranno manuali o confusionari? C’è qualcuno tra voi che può avvertirlo che il marxismo non è solo un’ideologia, ma una filosofia, ed una filosofia della storia, e che lo è legittimamente, quanto l’idealismo liberale che nel ventre delle sue debolezze allevò il mostro nazifascista? Io non ho tempo, devo correre in classe a insegnare ai miei allievi che un signore chiamato Karl Marx fu il primo a fornire un’analisi scientifica della società capitalistica. Alla faccia di Garagnani e in ossequio all’obiettività.

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