[Legaville 35] La Lega Trivigiana e la Balena Bianca

Quotidiani E-Polis - Il Treviso, 2007 13 febbraio 2007 Politica e movimenti
[Legaville 35] La Lega Trivigiana e la Balena Bianca

È inutile far finta di niente: dobbiamo guardare alla realtà con animo forte e ammettere ciò che non può più essere negato. Son passati i tempi in cui dire Lega significava evocare Brave Heart e i suoi guerrieri che dilagavano e colpivano, uniti come un sol uomo. Ormai, a leggere le cronache politiche, l’impressione è piuttosto quella di una mostruosa mutazione che sta lentamente trasformando il ruggente Leone di San Marco in un clone della Balena Bianca (e democristiana) che da secoli naviga nelle acque della città d’acque e che a tutto sopravvive. Strana storia questa, più nazionale che solo padana, a seguir la cui morale parrebbe che in Italia, dove è certamente vero che il potere logora chi non ce l’ha, è vero altrettanto che chiunque lo conquisti, vittima del sortilegio di una strega che declina al contrario la favola, sia destinato a trasformarsi, da Principe Azzurro ( o verde, o rosso, o nero) che era, in ranocchio democristiano. Basta pensare a questa faccenda degli inceneritori per scoprire una Lega ormai divisa in correnti, proprio come la vecchia DC. Gli industriali di Treviso, che sono notoriamente attivissimi sul fronte ecologico e che sin nella terra dei Mapuche lottano per i diritti delle popolazioni autoctone, anche a costo di danneggiare i profitti, si sono fatti venire la bella idea di costruire due inceneritori per rifiuti a Mogliano e Silea, un business da milioni di euro, del tutto inutile per le genti locali e circondariali, ma che trasformerebbe quei territori in un vero e proprio ‘Polo delle Scoazze’, in cui sarebbero riversate le immondizie di mezzo Nord Est e non solo. Un’iniezione enorme di polveri sottilissime e puzze che certo mancava a questo ridente comprensorio, già tra i più inquinati al mondo. Deputy Zaia, Muraro e gran parte della Lega, sopraffatti da un’improvvisa ondata di buon senso, sono fieramente contrari. Invece Lui, il Pro, sorretto dalla sapienza ecologica dell’Assessore Chiole, l’inceneritore lo farebbe subito anche a Legaville e, con piglio feudale, dice ai suoi omologhi di Mogliano e Silea cosa decidere a casa loro. Per soprappeso nemmeno va alla riunione del Parlamento del Nord, ma dichiara, novello Fra Giocondo impegnato a fortificare la città contro chissà quali pericoli, «il mio dovere è quello di stare con i miei cittadini». E’ evidente che alla fondazione di una Lega Trivigiana manca poco. Helàs!

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