[Legaville 29] Facciamoli giocare a Paintball...

Quotidiani E-Polis - Il Treviso, 2006 23 dicembre 2006 Politica e movimenti
[Legaville 29] Facciamoli giocare a Paintball...

Chi lo pratica ne parla come se fosse un vero sport, anche se a vederli andare in giro, grandi e grossi, vestiti da marines, un po’ scappa da ridere. Mi riferisco al Paintball, un war game inventato negli USA (e dove, se no?) negli anni 80. I partecipanti, vestiti con divise cinebrivido, si fanno la guerra tra i campi, o in vecchie aree dimesse: si agguatano, si cecchinano, si massacrano a colpi di pallottole di gelatina colorata sparate dal ‘marker’, una sorta di fucile ad aria compressa che scimmiotta kalashnikov e mitragliette Uzi. Per quanto mi renda conto che, in tempi di guerre globali, a molti di noi un giochetto così possa apparire inquietante, io non ho niente contro il Paintball e, potendo, sarei felice di firmare un patto con qualsiasi diavolo, o Potenza Ultrice, che trasformasse tutte le guerre di questo pianeta in mega-partite di Paintball. Alla fine nessuno dovrebbe contar cadaveri. Potrebbe esser un’idea da suggerire anche a Deputy Zaia, che sembra molto intrigato da ronde e affini guerreschi. Vestita la gialla divisa della Protezione Civile, a notte pattuglia Chiarano con i suoi verdi sodali, terrore dei malintenzionati, flagello dei mariuoli e dei clandestini. Se Deputy accettasse il suggerimento e decidesse di trasformare le sue ronde in partite di Paintball tra le varie anime locali della Lega (che non son poche) se ne avrebbero vari vantaggi tra cui: a) sarebbe a tutti chiaro che, pur vivendo anche qui, a Legaville, in un mondo non sempre sicuro e nonviolento, di emergenza in realtà non c’è traccia e si tratta solo di uno scherzo fatto per far divertire Deputy e i suoi; b) si eviterebbero inutili e pericolose interferenze con chi la lotta al crimine la fa davvero, giorno e notte, per professione; c) sarebbe possibile riparlare del fatto che far vivere una città anche di sera, curando i suoi appuntamenti culturali, le sue occasioni di socialità, la sua offerta d’arte, tirando fuori la gente da casa, è sempre la migliore delle ronde; d) si eviterebbe di sprecare soldi pubblici, quelli della Protezione Civile, che servono a ben altro e che, in ogni caso, invece di essere spesi per far ‘rondare’ Deputy, potrebbero essere devoluti ai pieni delle Volanti della Polizia, notoriamente a secco. Eh già, perché se proprio Deputy vuol giocare a guardie e ladri nelle strade di Chiarano, che almeno abbia il buon gusto di farlo a spese sue.

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