[Legaville 17] Dove Sile a Cagnan s’accompagna...

Quotidiani E-Polis - Il Treviso, 2006 14 ottobre 2006 Costume e società
[Legaville 17] Dove Sile a Cagnan s’accompagna...

«Ove Sile a Cagnan s’accompagna», scriveva Dante, in un tempo in cui certamente le acque di due dei tre corsi d’acqua che bagnano Treviso erano molto più pulite di oggi. Proprio ieri, sulle pagine di questo giornale, si denunciava lo stato di abbandono e degrado del Sile, da Casier a Silea. Ma per rendersi conto delle reali condizioni del fiume non occorre nemmeno allontanarsi dalla città: basta affacciarsi al Ponte di San Martino per percepire quanto il fiume sia sporco e inquinato: da qualche tempo si vedono solo plastiche e algume, ma ci sono stati momenti in cui affacciandosi sulle acque cantate da Dante, avreste potuto notare carcasse di lavatrici, o biciclette dissestate che si avviavano beccheggiando verso il mare. Strano posto Legaville e i suoi dintorni: si preferisce infiorettare le rive con anemoni e pansè, o dotare le sponde sulla Restera di staccionate western, complete di bellissime piattaforme a pelo d’acqua, piuttosto che intervenire per salvare il fiume, che continua, canalizzazione via canalizzazione, a far da mega-cloaca cittadina. L’importante sembra essere che la facciata sia amena e pulitissima, anche se poi ciò su cui si affacciano le vie, i fiori, le caprette e i coniglietti non è altro che un collettore di immondizie ed inquinamento. Fa niente che in città, ad un minimo cambiamento di pressione atmosferica, da ogni tombino si spargano maleodoranti olezzi, per risolvere il problema si riempie tutto d’aiuole, forse nella speranza che le fragranze floreali coprano il fetore. Un po’ come se, invece di lavarsi, ci si annegasse nel profumo. Ma io sono certo che l’eroico Pro risolverà anche questa: ha già dichiarato guerra alle pantegane (quelle vere) che invadono la città come indotto primo delle miserevoli condizioni dei corsi d’acqua, non ho dubbi che presto farà ciò che tutti si attendono da lui: la smetterà di sprecar schei in florilegi vari, di abbattere inutilmente alberi e di allevare caprette. Calzerà un bel paio di stivaloni da pesca e, in camicia verde, con la Giunta al completo, si dedicherà alla pulizia dei fiumi. Non si vede perché, se è giusto fare supplenza allo stato con ronde e similari in materia di ordine pubblico, non si possa far da sé anche in materia di igiene. Così, per una volta tanto, potrà rendersi davvero utile alla città.

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