Giornalino 2

19 novembre 2003 Costume e società
Giornalino 2

E’ bello vivere qui a Treviso, nel cuore pulsante del Triangolo delle Bermude (a.k.a. Triangolo del Nord Est), dove si traina l’economia italiana, dove si produce, si fanno ’schei’, e si discrimina. E’ bello vivere in una città governata da un personaggio come il Sindaco Giancarlo Gentilini, maestro di uomini come Haider, padrino di avanzatissime iniziative culturali quali l’Ombra longa (una giornata da passare correndo per la città, ingurgitando litri di una droga pesante da noi conosciuta col nome di ’vin’, ’vin bianco’, ’vin roso’ ecc.), l’uomo che ha impedito a migliaia di culi neri, grigi, gialli, clandestini e maleodoranti di accomodarsi su lindissime e ariano-venete panchine, l’unico capace di scavalcare a destra Bossi, Rauti e Insalaco. E’ stimolante sentirsi parte di una comunità che ha eletto e rieletto a furor di popolo l’angelo dei vagoni piombati, il difensore della ’raza veneta’ contro l’invasione incontrollata di etnie ’foreste’, il cacciatore di conigli immigrati, il persecutore implacabile di teroni tiratardi e magna a ufo come il sottoscritto. Già, perché il problema vero non è Gentilini, il problema vero, serio, terribilmente triste, sono le migliaia di trevigiani che l’hanno votato, lo votano e , con buona probabilità, lo rivoterebbero. Cittadini onesti e lavoratori, abbienti e benpensanti, a scolarizzazione bassa, ma ad alta finanziarizzazione, amanti dell’ordine e della sicurezza, che danno lavoro agli immigrati, ma che poi negano loro una casa, che hanno sopportato senza battere ciglio la chiusura della biblioteca comunale, del teatro, di ogni e qualsiasi iniziativa culturale, le aggressione sindachesche ai tossici, gli insulti agli avversari-pantegane. Cittadini capaci di essere tanto benpensanti e credenti da indurre al suicidio uno dei loro figli migliori, onesto, credente, lavoratore, soltanto perché sorpreso a far cosacce a pagamento con una schiava nera e extracomunitaria. E poi hanno stanziato 50 milioni per istituire il Telefono Viola, a cui potranno rivolgersi (non è chiaro se prima o dopo il fatto) tutti gli sfortunatissimi clienti delle zoccole negre e disoneste che invadono le nostre strade. Perché non c’è un Gentilino solo, qui. Ce ne sono migliaia. Treviso, la città di Comisso, Martini, Calzavara, è stata occupata dai Gentilini. E la sinistra guarda, frigna e non fa niente. L’unico che si muove davvero si chiama Prugna, è un kool killer, insomma un graffitaro, nessuno conosce la sua vera identità, ma da più di un anno abbellisce le mura di Treviso con immagini, pensieri, slogan che dicono a tutti che noialtri qui nelle catacombe siamo ancora vivi e scassacazzi. Il sindaco ha messo una taglia (sic!) sulla sua testa, ma Prugna non è uno qualsiasi e di prenderlo proprio non c’è aria. Il Ministro Bianco, via decreto, potrà al massimo liberarci da Gentilino. Dai Gentilini, invece, credetemi può liberarci solo Prugna, insieme a tanti altri come lui. Colleghi giornalisti, perché, invece di dedicare tante righe a un individuo per il quale potrebbero ben bastare le procedure di legge e un trafiletto di ’nera’, non parlate un po’ di Prugna?

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