Delicatessen [58] Telefonate strane...

10 gennaio 2006 Politica e movimenti
Delicatessen [58] Telefonate strane...

Chi era a Genova, nel luglio 2001, certo non ha dimenticato l’On. Ascierto, ex maresciallo dei Carabinieri, assurto a Responsabile Sicurezza del partito di Fini. Ascierto è un uomo tutto d’un pezzo, di quelli che non fanno sconti a nessuno, uno che ha dei valori e che a Genova sedeva nella stanza dei bottoni, insieme al Vice Presidente del Consiglio. Uno che per commentare la morte di Carlo Giuliani non si fece scrupolo di dire che ai ragazzi era andata bene così, perché: «se al posto di quel carabiniere ci fosse stato qualcuno con più esperienza, ne avrebbe ammazzato più di uno, avrebbe ragionato in base all’esperienza e al codice penale, perché in quel momento c’era la legittima difesa». Niente sconti nemmeno per i drogati, vera bestia nera del partito di Fini, fatta eccezione per qualche sottosegretario un po’ cocainomane: Ascierto è stato l’organizzatore di un convegno dal titolo “Droga, non è mai leggera”, (che è tutto un programma), con l’appoggio della Confederazione Nazionale degli Investigatori Privati e di uno dei suoi dirigenti più apprezzati, quell’Arrigoni che a colpi di calibro 9 farà, di lì a poco, quello che mai avrebbero fatto montagne di spinelli, assassinando la prostituta con cui si intratteneva e due agenti di polizia, accorsi per salvarla. Da un uomo così tutto mi sarei aspettato meno che si facesse intercettare mentre si metteva a disposizione di un furbetto come Fiorani: «Dottor Fiorani sono l’On. Ascierto. Se mi chiama io sono pronto con un gruppo di parlamentari per un’interrogazione. Comunque sono a disposizione». Sarà stato per difendere l’italianità delle banche (compresa quella padana)? Si tratta, insomma, ancora di legittima difesa?

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