[Delicatessen 55] Da Genova alla Val di Susa (con Pasolini)

7 dicembre 2005 Politica e movimenti
[Delicatessen 55] Da Genova alla Val di Susa (con Pasolini)

Mentre scrivo siamo a 50 feriti: gente normale, lavoratori, massaie, studenti. Gente responsabile e con delle responsabilità: sindaci, amministratori. Gente inoffensiva, che pensava di essere in Val di Susa nel 2005 ed invece si è ritrovata catapultata in una riedizione, per ora in minore, di Genova 2001. Caricata, picchiata, insultata. Testimoni riferiscono di aver sentito chi comandava l’azione urlare: «Uccideteli, uccideteli!», mentre Mario Cavargna, presidente di Pro Natura Val Susa, fa dichiarazioni impressionanti, secondo le quali «la violenza e la gratuità con cui i poliziotti hanno colpito le persone presenti, di ogni età, non era semplicemente l’istinto che si scatena nel "branco" attraverso la eccitazione reciproca nel gusto di colpire. Lo scoordinamento delle azioni dei singoli poliziotti mi pare spiegabile solo con la assunzione di sostanze che alterano pesantemente il comportamento». Ma i ministri della Repubblica mostrano i bicipiti, come Pisanu e Calderoli, o ironizzano, come Lunardi («si mettano il cuore in pace»), o addirittura delirano, come Maroni, che dice la polizia stavolta in effetti non serve, visto che non si tratta di No Global, contro i quali, evidentemente, la violenza è sempre giustificata. Il Presidente Ciampi è distratto, dice che le infrastrutture europee sono necessarie, ma non dice una sola parola per difendere i Sindaci picchiati dalla polizia, come fece per Genova. Idem certa sinistra, Mercedes Bresso-Benz in testa. Manca solo il Pasolini di turno che ci inviti a commuoverci per la fatica dei buoni padri di famiglia in divisa che picchiano i borghesi blasè con l’hobby dell’ecologismo. Ma arriverà presto anche quello. Non dubitatene.

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