[Delicatessen 113] Vicenza e le nuove BR,una liason dangereuse...

Quotidiani E-Polis - Ed. Nazionale, 2007 17 febbraio 2007 Politica e movimenti
[Delicatessen 113] Vicenza e le nuove BR,una liason dangereuse...

Io non so come andrà oggi a Vicenza. Ovviamente mi auguro che vada tutto bene, cioè che ci sia tanta gente e tanta pacifica fermezza nel difendere un territorio già militarizzato sino al midollo. Ma non ne sono più tanto sicuro. Prima ne ero certo: come volete che vada una manifestazione senza simboli di partito, sostanzialmente trasversale alle ideologie e che ha come suo scopo di opporsi ad un fatto preciso e circostanziato? Non lo so più perché, di colpo, a seguito di qualcosa che con Vicenza non ha nulla a che fare, e cioè l’arresto di un bel mazzo di neo-brigatisti, sento nell’aria vibrazioni genovesi. Ed oltre a non sapere come andrà a Vicenza non so alcune altre cose: per esempio perché un Ministro dell’Interno sensibile come Amato, mentre riferiva alla Camera sulle BR, abbia ritenuto necessario esprimere timori di infiltrazioni violente nel corteo. Che c’entra Vicenza con le BR? E chi, se non il Ministero dell’Interno, dovrebbe aiutare questo movimento ad evitarle? Amato non può certo pensare di delegare il compito a massaie, studenti, anziani e lavoratori che sfileranno. Non so nemmeno perché Rutelli abbia ritenuto necessario evocare preventivamente la parola ‘repressione’, quasi fosse impegnato in un’imitazione dello Scajola pre-G8. Mi sarei aspettato piuttosto che entrambi ci avessero rassicurato su come intendono proteggere le migliaia di uomini e donne che oggi saranno lì, perchè il diritto a dissentire, e a manifestarlo, è il sale della democrazia, la quale non si salverà certo dal terrorismo terrorizzando coloro che sono in prima fila per difenderla.

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1 Messaggio

  • [Delicatessen 113] Vicenza e le nuove BR,una liason dangereuse... 17 febbraio 2007 19:24, di andrea musini

    con un esecutivo diviso tra chi sfilera’ e chi vorrebbe ma e’ troppo "accorto" per farlo, Vicenza suona come il colpo di coda di un movimento che gia’ aveva perso nel ’68.
    sappiamo tutti che nella realta’ ci saranno solo "poveri cani" a sfilare in strada, gente che vorrebbe una citta’ meno militarizzata, degli spazi verdi pubblici gestiti dignitosamente, una qualita’ di vita insomma che rispecchi quel nordest lavoratore che tanto da a questo paese.
    ci saranno anche gli altri, i sobillatori, i ragazzi "contro" perche’ non sanno cos’hanno difronte, i violenti senza ragione...ma sta’ al governo (in quanto emanazione dei cittadini onesti) far si’ che costoro non invalidino una manifestazione cittadina (fatta da cittadini appunto, indicando con tale termine il significato greco, ovvero appartenenti alla classe avente diritto decisionale sul bene e sul male della comunita’).
    non servira’ a nulla, sappiamo anche questo sin d’ora!
    gia’ la macchina pubblicitaria e propagandistica dei partiti ha leso il senso di questo gesto, portandolo o ri-portandolo allo scontro tra "poltrone", tra bene e male, dovunque essi stiano oggi.
    spero solo che non accada l’irreparabile, che la semplicita’ di chi sfila sia sufficiente a far indietreggiare i violenti e le forze dell’ordine (che infondo sono violente pure loro perche’ troppo spesso messe sotto inutile pressione, fisica e psicologica).
    aspettando la prossima manifestazione, per ripetere tutto il visto e fatto in un circolo infinito; brutto carma!

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