Delicatessen [05] - Il Puffo Vanitoso gioca alla guerra.

25 novembre 2004 Politica e movimenti
Delicatessen [05] - Il Puffo Vanitoso gioca alla guerra.

Certo che il nostro globalizzato mondo è davvero strano...
Le economie diventano enormi, interconnesse? Le ’patrie’ diventano piccole, quasi condominiali, facendo fare la figura dei trogloditi agli unici indipendentismi italiani degni di questo nome, quello sardo e quello siciliano.
Si scatena una guerra preventiva per salvare gli iracheni dal rischio di essere uccisi da Saddam? Il risultato è che - statisticamente - il rischio di morte violenta in Iraq è oggi aumentato di ben 58 volte (dati della School of Public Heart americana). Il Muro di Berlino crolla? La conseguenza non è la smilitarizzazione del Mediterraneo ( e lo scioglimento della NATO, apparentemente rimasta senza un Nemico da combattere), ma la sua sempre maggiore militarizzazione…
E quest’ultima cosa riguarda direttamente la Sardegna, da sempre terra di basi militari, americane, italiane, Nato e di varie altre tipologie. E non parlo solo della Maddalena o di altre installazioni ben note, ma anche di situazioni ’minori’ come quelle del Poligono di Perdasdefogu, intorno al quale si continua a morire per gli effetti dell’uranio impoverito delle armi utilizzate per le esercitazioni e che è diventato terreno in affitto per le multinazionali delle armi che vanno proprio lì a sperimentare gli entusiasmanti effetti delle loro invenzioni militari.
Non bastasse questo pullulare di sottomarini nucleari, missili, truppe e armamenti letali sfusi che funestano il territorio e le coste isolani, da un po’ di tempo ci si è messo pure il Presidente del Consiglio, che, da quando è Presidente del Consiglio e non più Privato Imprenditore, ha deciso di trasformare la sua megavilla, da ’civile (si fa per dire) abitazione’, a vera postazione ad alta versatilità di sicurezza, facendola diventare una roba che assomiglia ad uno dei covi di Diabolik, completa di mega-tunnel nascosto (sottoposto a Segreto di Stato) che sbocca in mare, alla faccia di qualsiasi regola di buon governo ambientale e questo nonostante il fatto che, mentre la sua Augusta consorte può essere una passabile controfigura di Eva Kant, lui invece, poverino, vista l’altezza e l’azzurro della livrea ufficiale, nonostante tutto, continua ad assomigliare piuttosto al Puffo Vanitoso che si atteggia a Napoleone.
Ma alzi la mano chi di voi non sarebbe disposto a continuare a farlo giocare all’Uomo Mascherato, se solo si impegnasse a far sloggiare dall’isola tutti quelli che, con la sua benedizione, la guerra vogliono farla (e la fanno) per davvero.

Altro in Politica e movimenti

Altro in Teoria e critica