Bloomberg, la canapa e la Destra

20 novembre 2003 Costume e società
Bloomberg, la canapa e la Destra

Per una volta voglio fare i miei complimenti a un uomo di destra, perché se li merita tutti. Michael Bloomberg è il Sindaco di New York City e già durante la campagna elettorale questo fiero Repubblicano, succeduto a Giuliani nell’amministrazione di Big Apple, a chi gli chiedeva lumi sulle dicerie che insinuavano che avesse fumato marijuana, ebbe il buon senso di rispondere con pacatezza: « Può scommetterci che l’ho fatto. E mi è piaciuto!». Così la NORML, associazione americana per la legalizzazione della canapa, ha pensato di utilizzare il viso di Bloomberg come testimonial della campagna pro-cannabis. Ma anche stavolta il mayor non ha battuto ciglio. Va bene così, ha detto, il primo Emendamento gli consente di farlo, sottintendendo: io non ho nulla in contrario.
Chapeau, Mister Bloomberg, per il suo coraggio nel riaffermare che la discussione inerente le droghe leggere è tematica culturale e non ideologica. Chapeau, da un’Italia dove una destra assai meno civile di lei cavalca con toni da guerra santa la battaglia contro tutte le droghe, mescolando ecstasy, cocaina ed eroina, con l’innocua canapa, dimenticando che, se dovessimo vietare tutte le sostanze che fanno male, allora, ben prima della canapa, andrebbero vietati alcool e tabacco, o almeno andrebbero etichettate tutte le bottiglie di vino con una scritta che avverta che l’abuso provoca malattie gravissime, tra cui la cirrosi e il delirium tremens.
Ma che vuole farci, caro Sindaco, contraddizioni di questa nostra società avanzata che sanziona il fumo passivo e se ne frega degli scarichi industriali e delle polveri sottili. Glielo spiega Lei, a Fini e Berlusconi, che il fatto che alle Nozze di Cana Gesù abbia trasformato l’acqua in vino e non il loglio in canapa è solo un caso fortuito, dovuto alle usanze locali? Provi Lei a suggerire loro di leggere quello splendido capitolo dedicato da Rabelais nel suo Gargantua proprio alla fantastica erba Pantagruelion, capace di essere utile a qualsiasi bisogna: con i suoi fusti si costruiscono le navi, con le sue fibre i vestiti, con i suoi fiori i nostri sogni…
Dice che non amano abbastanza la letteratura? Beh, ma allora gli consigli l’opera di un grande studioso americano, Lester Greenspoon, che dimostra inoppugnabilmente che la canapa è una sostanza praticamente innocua. Loro tengono in gran conto quello che si dice lì da lei. E chissà che un giorno non ci si riveda tutti a Palazzo Chigi, giusto così, per fare due chiacchiere e girarsi una canna…

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