Net&Blog [08]

15 maggio 2004 Net&Blog
Net&Blog [08]

Un blog-convegno - L’Università di Napoli ha lanciato un’interessantissima iniziativa dedicata all’approfondimento teorico del fenomeno dei blog: Culture digitali - I weblog e la nuova sfera pubblica, che si svolgerà a Napoli il 3 e 4 giugno. Ma l’aspetto più interessante dell’appuntamento napoletano è probabilmente quello che sta a monte del convegno vero e proprio e cioè la ricchissima discussione che si sta sviluppando sul blog omonimo, [ http://blogosphere.typepad.com/blogosphere/] - ottimo esempio di passaggio dal personal computing al social computing -, a cui sono stati invitati molti esperti e protagonisti e a cui è comunque possibile per chiunque partecipare liberamente. Tra gli ultimi contributi postati mi preme qui segnalare quello di Jacopo De Michelis, dedicato ai blog di letteratura, che riprende alcuni aspetti di quanto su queste colonne avevo già sottolineato a proposito di ’legittimazione’ e ’controllo’, e quello di Massimo Mantellini, dedicato al rapporto tra blog e giornalismo e ai limiti e alle contraddizioni di quanto sta accadendo nel nostro paese. «E’ strano - scrive Mantellini - che mentre altrove il blogging riceve una attenzione sociologica ed accademica da noi sia stato considerato (con pochissime eccezioni) una piccola moda indotta dalla tecnologia. Passi che lo dicano certi giornalisti, ma che lo dicano i blogger stessi questo e’ curioso e allo stesso tempo significativo. Weblog e syndacation [un sistema che permette l’aggiornamento reciproco dei dati tra blog differenti, n.d.r.] sono fenomeni che vanno affrontati assieme poiché uno spiega e giustifica l’altro. Se di tecnologia si vuole parlare, se per essere più esatti di tecnologia nelle mani di ciascun lettore/scrittore/editore si vuol parlare, allora lo scambio dei contenuti e la raggiunta ugual dignità fra fonti diverse è la vera rivoluzione del "bloggare".»

Un blog è un diario, o una casa? - Chi ha avuto la ventura di seguire questa mia rubrica sin dalle scorse settimane, sa bene che ho una specie di idiosincrasia a definire un blog come un ’diario’. Per questo tipo di paragone ho sempre provato un sacro orrore. Un diario è una roba privata, dentro la quale, normalmente, non si permette a nessuno di ficcanasare. Se avviene il contrario, se scegliamo di renderlo pubblico, allora quello, in buona misura, non è più un diario, ma qualcosa che si avvicina molto a un racconto sotto forma di diario. Non bastasse questo, parte necessaria ed assolutamente indispensabile di qualsiasi blog sono i commenti, quindi l’altro da sé che entra nel nostro spazio privato, inaugurando un dialogo. Come dice Mantellini, nello stesso intervento citato prima: «abbiamo tutti bisogno di commenti». Cosa che con un diario non ha nulla a che fare. Piuttosto, mi sono detto, ha a che fare con l’idea di una casa, una casa dove ci sia sempre spazio e disponibilità ad accogliere ciò che sta fuori di essa. E questa metafora mi ha convinto molto di più.

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