Delicatessen[28] Le 27 fregate del Rinascimento

8 maggio 2005 Politica e movimenti
Delicatessen[28] Le 27 fregate del Rinascimento

Chi l’avrebbe mai detto che per rilanciare la competitività in Italia sarebbe stato necessario realizzare nientemeno che «il più importante programma di costruzioni navali mai realizzato in Europa nel contesto di una cooperazione internazionale». Invece è proprio così: il progetto si chiama Fremm, nasce da una collaborazione italo-francese e prevede la costruzione di 27 fregate militari di cui 10 saranno acquistate proprio dall’Italia e realizzate dalla Fincantieri di La Spezia. Importo totale del progetto 8 miliardi di euro, che Martino non sa bene dove andare a trovare e che la sua destramente analoga francese, Michelle Alliot-Marie, ha deciso di reperire, peggio per lei, imitando Tremonti e cioè mettendo in moto un’iniziativa di «finanza innovativa» i cui contenuti, per buona fortuna del cuore dei francesi, sono rimasti riservati. Per intanto i partner hanno trovato al mal’augurante progetto un nome bene augurante: Rinascimento. Scusate se è poco. Ma fermi là! Che non vi venga neanche in mente di iniziare con la solita solfa del Berlusca guerrafondaio! Perché stavolta c’è di più. A inserire, all’ultimo minuto, il finanziamento Fremm nel Decreto per la competitività, è stato un emendamento dei DS e a fare pressioni sull’esecutivo sono - da mesi - i sindacati confederali, mentre riunioni pan-partisan si susseguono da tempo in sede locale. In gioco ci sono centinaia di posti di lavoro e il rilancio della Fincantieri, che, per parte sua, a rilanciarsi in un mercato che da sempre non conosce crisi, quello delle armi, ci aveva pensato già da sé, aggiudicandosi di collaborare alla realizzazione delle Littoral combat ships per la Marina USA. Ora, dico io, ma a nessuno è venuto in mente che in un’Italia in cui alla gente manca quasi tutto, asili, scuole, ospedali, ludoteche, circoli ricreativi, strade, una rete ferroviaria degna di questo nome, stanziare una cifra enorme per costruire navi militari sia poco meno che uno scandalo? A nessuno è venuto in mente che forse da un sindacato democratico e pacifista ci si poteva attendere il tentativo di coniugare la difesa dei posti di lavoro con il rifiuto della partecipazione italiana (già vastissima) al mercato delle armi? A nessuno è venuto in mente che quei posti di lavoro si potevano difendere lo stesso, chiedendo che con quei fondi, invece di 10 fregate militari, si costruissero 20 mezzi di soccorso rapido, o 30 nuovi traghetti che collegassero le isole, alla faccia dei loro stupidissimi ponti? No? E come mai?

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1 Messaggio

  • > Delicatessen[28] Le 27 fregate del Rinascimento 23 giugno 2005 16:30, di Salvatore

    Il motivo per il quale hanno scelto di finanziare 10 navi da guerra invece di 20 traghetti è che le navi da guerra italiane stanno cadendo a pezzi, in quanto negli anni si è preferito destinare i soldi per l’ammodernamento della flotta ad altri scopi.

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